Momento non esaltante per l’Alpha Pharma Bisceglie, che ha rimediato la seconda sconfitta consecutiva (quarta in campionato) nella sfida di Reggio Calabria. Nardò, per effetto del netto successo di Ruvo, ha affiancato il collettivo nerazzurro sulla piazza d’onore del girone D2 di Serie B Old Wild West. Il tenore della prestazione offerta dai Lions sul parquet del PalaCalafiore non ha rispettato le legittime aspettative di rivalsa dell’ambiente biscegliese, già turbato dall’epilogo della sfida precedente a Catanzaro, persa dal +16 di metà terzo quarto.

«Abbiamo mosso poco la palla in attacco, subendo l’aggressività dei nostri avversari e mostrandoci davvero poco intensi in difesa» ha ammesso coach Gigi Marinelli. «Non siamo riusciti a contenere Genovese e Mascherpa, i loro due principali terminali» ha sottolineato il tecnico nerazzurro, ravvisando nelle cifre la qualità della produzione offensiva inferiore agli standard: «Troppe le 15 palle perse, pochi i 5 assists. Ci è mancata la capacità di giocare a metà campo, a ritmi molto bassi; abbiamo faticato ad adeguarci al metro arbitrale e abbiamo segnato pochissimo da fuori».

Il doppio viaggio in Calabria non ha portato alcun beneficio alla classifica dell’Alpha Pharma, che resta pur sempre soddisfacente: «Gli obiettivi iniziali erano differenti: siamo partiti per salvarci e ci troviamo in un’ottima posizione» ha ricordato l’allenatore. «Siamo stati bravi a conquistare questi 16 punti senza avvertire particolari pressioni, lavorando sodo e a testa bassa. C’è molto da recriminare per lo stop di Catanzaro più che per questa partita storta a Reggio ma a prescindere da qualsiasi altra considerazione dobbiamo pensare già alla gara interna di domenica con Molfetta, da vincere per confermare il nostro piazzamento attuale» ha aggiunto.

Inevitabile, alla luce delle ultime due prove in tono minore, un’esortazione al gruppo affinché si dia subito una scrollata, senza abbattersi ma badando al sodo: «Dobbiamo cambiare atteggiamento e modo di giocare. Sarà una settimana intensa e impegnativa: essere più squadra è l’unico modo che abbiamo per uscire da questa minicrisi» ha concluso coach Marinelli. Le potenzialità per riscattarsi ci sono tutte.